CASO 28 

Regola 32.1(d) Riduzione del percorso
Regola 64.1(b) Decisioni: Penalità ed esenzioni
Definizioni Partenza

La Regola 32(d) non si applica ad una boa che viene spostata a causa di una barca che la urta.

Riassunto dei fatti

Quando S e P si avvicinano, di bolina stretta, all’estremità sinistra della linea di partenza, una forte corrente di marea le spinge verso la boa e la linea di partenza.
Quando S si trova a due lunghezze dalla boa, grida a P di tenersi discosta.
P non risponde e S è obbligata a poggiare per evitare la collisione.
Immediatamente dopo il segnale di partenza, P urta la boa, passandole sopra.
Quando S torna ad orzare fino a bolina stretta, su di una rotta verso il lato sbagliato della boa, questa salta fuori da sotto lo scafo di P, sbattendo contro S. P non esegue giri di penalità e S non ritorna per partire fra le boe di partenza.
S protesta P per la Regola 10 e 31.1 ed inoltre richiede riparazione, chiedendo che la regata venga annullata citando la Regola 32.1(d).
Il Comitato per le Proteste squalifica P ma, rifiuta di concedere riparazione a S classificandola come DNS.
Quest’ultima decisione viene inviata all’Autorità Nazionale con un quesito:
Se S fosse ritornata per partire secondo la definizione di Partenza, la regata avrebbe potuto essere annullata secondo la Regola 32.1(d), in considerazione del fatto che la boa si era spostata?

Decisione

S ha toccato la boa. Ma S non può essere tenuta a prevedere i movimenti della boa quando questa viene urtata da un’altra barca. Pertanto, come previsto dalla Regola 64.1(b) S non viene penalizzata per aver toccato la boa, azione questa provocata dall’infrazione di una regola da parte di P che ha provocato l’urto della boa con S. Poiché S non è partita, il Comitato di Regata ha agito correttamente classificandola DNS.

La Regola 32.1.(d) si applica solo ad una boa che si è spostata significativamente dalla sua posizione designata; non si applica invece ad una boa che viene spostata temporaneamente dalla sua posizione a causa dell’urto di una barca. Perciò l’annullamento della prova non era una possibilità praticabile per il Comitato.

ARYF 1971