Quando una linea di arrivo viene posata quasi allineata con l’ultimo
lato del percorso e non è chiaro quale sia la direzione corretta di
attraversamento per poter arrivare secondo la Definizione, le barche hanno
diritto a riparazione e qualsiasi direzione è accettabile.
Riassunto dei fatti
All’arrivo di una regata, A taglia la linea d’arrivo nella
direzione dall’ultima boa, da essa ritenuta giusta, e registra
il proprio orario d’arrivo.
L’Ufficiale di Regata non rileva il suo arrivo.
Non udendo nessun segnale sonoro, A torna ad attraversare la linea ed
a quel punto il Comitato di Regata registra il suo orario d’arrivo
e dà un segnale sonoro.
A chiede le sia applicato l’orario da lei registrato al primo
passaggio, per la determinazione del suo tempo d’arrivo.
Il Comitato per le Proteste, riscontra che il battello del Comitato
di Regata brandeggiava da sottovento a sopravvento sulla linea, ma ritenendo
che l’Ufficiale di Regata fosse attento nella valutazione del
giusto verso nel quale occorreva tagliare la linea d’arrivo non
concede riparazione ad A ai sensi della Regola 62.1(a) e questa presenta
appello.
Decisione Appello accolto.
A ha diritto di essere classificata secondo l’orario da lei registrato
nel momento in cui ha tagliato la linea per la prima volta.
Quando una barca non può ragionevolmente stabilire in quale direzione
debba arrivare secondo i termini della Definizione, ha il diritto di
arrivare in ciascuna delle due direzioni possibili.