CASO 63 

Regola 18.2Giro e passaggio di boe ed ostacoli

In boa quando viene concesso spazio ad una barca che non ne ha diritto questa può avvantaggiarsene a suo proprio rischio.
Riassunto dei fatti

A e B , quasi di poppa piena e sul punto di girare la boa di sottovento, sono ingaggiate con B esterna;
C è più indietro, libera dalla poppa.
A passa a circa una lunghezza sottovento alla boa ed altrettanto fa B, lasciando a C ampio spazio per passare la boa interna a loro.
B, a causa della sua posizione esterna ad A, non ha la possibilità di orzare verso C ed in nessun momento durante l’incidente segue una rotta che possa causare una collisione con quest’ultima. Non si verificano contatti.
La protesta di B contro C è respinta, poiché C non ha infranto nessuna regola quando è passata fra B e la boa, in quanto C non ha obbligato B a manovrare per evitare collisioni e neppure ne ha impedito l’orzata. B presenta appello, motivandolo con il fatto che l’azione di C le aveva impedito di effettuare la sua manovra, come programmata, che sarebbe dovuta consistere in una poggiata per rallentare ed in una successiva orzata, per sfilare a poppa di A, negando così spazio a C per passare interna in boa.

Decisione

Appello respinto.
C e B non erano ingaggiate al limite della zona delle due lunghezze dalla boa, B quindi non aveva obbligo di dare a C spazio per girarla. Comunque B, poiché non poteva fare nulla per impedirlo, ha dato spazio a C ed il Comitato per le Proteste ha appurato che non era in condizione di fare altrimenti.

C non ha infranto alcuna regola, mentre B non ha sofferto svantaggio alcuno dal giro di boa di C.
Quando una barca volontariamente od involontariamente, lascia spazio che poi viene utilizzato da una barca che, secondo il Regolamento, non ne ha diritto, ma che non lo richiede o non fa cenno di richiederlo in alcun modo, l’altra barca può - a proprio rischio - avvantaggiarsi dello spazio così concesso.

RYA1984/1