CASO 100   

Regola 1.1 Aiutare chi è in pericolo
Regola 41 Aiuto esterno


Quando una barca non è in pericolo, le informazioni che cerca e riceve che possano aiutarla a completare la regata sono aiuto esterno,anche se le ha cercate e ricevute su un canale radio pubblico.

Riassunto dei fatti
Tre barche grandi stanno per girare una boa vicino ad una costa rocciosa e si trovano in una corrente di 6 nodi. Il vento era leggero. La barca A chiamò per radio la barca B, il cui skipper aveva familiarità con la zona, chiedendogli se era sicuro ancorarsi vicino alla boa. La barca B rispose che non era sicuro ancorarsi. La barca C le protestò entrambe per la regola 41, per aver discusso quale tattica doveva essere usata per girare la boa e percorrere il lato successivo. Il comitato delle proteste respinse la protesta contro B e squalificò A per aver ricevuto aiuto esterno. Fu notato che non era in pericolo, dal momento che avrebbe potuto navigare sia a vela che a motore via dalla boa in qualsiasi momento ed in perfetta sicurezza, e che la sola ragione per ancorarsi alla boa era per superare la corrente e vincere la regata.
La barca A appellò la decisione, con la motivazione che non credeva di aver avuto aiuto esterno, che un informazione data via radio su una frequenza pubblica non era un aiuto esterno e che una autorità nazionale non può condonare squalifiche per aver ricevuto informazioni per la sicurezza.

Decisione
Appello respinto. La barca A ha chiesto e ricevuto aiuto esterno. La sua richiesta di informazione non era stata fatta per ragioni di sicurezza come un pericolo o una malattia o una lesione di un membro dell’equipaggio ma per ragioni legate alla tattica di regata. L’aiuto da lei richiesto e ricevuto non è giunto con lo scopo di cui alla regola 1.1 o per le eccezioni alla regola 41 e quindi ha infrantola regola 41.
Il fatto che la domanda e la risposta sia state fatte su una frequenza pubblica è irrilevante. La risposta era stata data ad A in risposta ad una sua specifica domanda.

RYA 2001/4