Regola 1.1, Aiutare chi è
in pericolo
Regola 62.1(c), Riparazione
Quando una barca, anche senza averne ricevuto richiesta, va in soccorso di un’altra barca che non era effettivamente in pericolo, ha ugualmente diritto a riparazione.
Riassunto dei fatti
La deriva A si è rovesciata durante una regata e B, vedendo l’accaduto
si dirige verso di essa, offrendo aiuto.
A accetta l’aiuto e B accosta e prende a bordo i due componenti dell’equipaggio.
Tutti si adoperano quindi per diversi minuti per raddrizzare la barca A il
cui albero si era infilato nel fango del fondo.
All’arrivo a terra B richiede riparazione in base alla Regola 62.1(c).
Il Comitato di Regata prende in considerazione diversi fattori prima di prendere
la propria decisione:
1) Il timoniere di A era un regatante di grande esperienza.
2) Il vento era leggero, la marea era montante ed avrebbe liberato l’albero
in breve tempo.
3) A non aveva richiesto aiuto, ma questo le era stato offerto.
La riparazione viene quindi negata poiché né la barca, né
un componente dell’equipaggio erano in pericolo.
B presenta appello, affermando che la Regola 1.1 non pone a carico della barca
che porta soccorso alcun obbligo di decidere se vi sia una effettiva situazione
di pericolo in essere o di provare in seguito che la decisione era corretta.
Decisione
Appello accolto.
Una barca nella possibilità di poter aiutare un’altra che può
essere in pericolo, è obbligata a farlo.
E’ irrilevante il fatto che un Comitato delle Proteste, analizzando
a posteriori i vari fattori, abbia poi concluso che l’aiuto offerto
non fosse richiesto e che non esistesse pericolo.
RYA 1968/14